Laboratorio | Danza Classica per il Tango
Siamo felicissimi di annunciarvi il nuovo laboratorio firmato Art & Tango!
Un corso di Danza Classica propedeutico per il Tango Argentino, tenuto da Stefania Pignatti, insieme a Cinzia Flautini e Daniele Mazzaroppi.
Si tratterà di 8 incontri, ogni lunedì dalle 21:30 alle 23:00, a partire dal 9 Ottobre 2023.
Sarà possibile partecipare alla presentazione del corso gratuitamente.
Il laboratorio è aperto a tutti:
uomini e donne, di qualsiasi età e qualsiasi livello di preparazione fisica e di tango.
Contattaci per prenotarti via whatsapp o telefonicamente.
Ti aspettiamo!
Presentazione gratuita:
02 Ottobre 2023 | h 21:30
Prenotazione obbligatoria:
347 812 5830
L’iniziativa è riservata ai soci.
Scopri
tutti i dettagli
del corso!
Se dico Tango
Uno spettacolo culturale, dedicato a chi non conosce il Tango e a chi crede di conoscerlo.
Per scoprire un Tango così profondo da coinvolgere e conquistare, senza mai esaurirne l’energia creativa e vitale.
È un ensamble di danza, cultura e curiosità che tiene sospeso lo spettatore dal primo all’ultimo minuto, non annoia mai, sa mescolare la storia del Tango e dell’Argentina alla letteratura contemporanea, unisce la passionalità del ballo danzato dal vivo, ai film più belli in cui il Tango ha lasciato il suo marchio.
Non mancano le curiosità collegate alla musica, ai suoi autori proprio partendo dalle origini delle habanere, forti ed enigmatiche come la Carmen di Bizet o la Rapsodia spagnola di Ravel, i filmati storici, ai libri e romanzi più coinvolgenti.
Menzione speciale agli strumenti e a come si sono evoluti nel tempo, viaggiando dalle chitarre, passando attraverso il bandoneon, voce indiscussa e inconfondibile del Tango, per arrivare ai giorni nostri basati sull’elettronica e il techno tango.
“Se Dico Tango…” è uno spettacolo che non delude gli amanti della poesia perché svela i segreti dei testi delle canzoni, svela il cuore dei suoi autori e la forte componente romantica e malinconica dei suoi tempi intramontabili.
“Se Dico Tango…” è uno spettacolo di tango e cultura che unisce in un abbraccio l’amore per il ballo ai suoi valori più profondi.
Regia di:
Cinzia Flautini.
Video e immagini:
PhotoClub Eyes
Ballerini:
Cinzia Flautini, Daniele Mazzaroppi e i collaboratori di Art & Tango asd.
Luci sul Tango
La mostra fotografica e il libro
Lo spettacolo ha dato vita al progetto “Luci sul Tango”.
Una mostra fotografica realizzata dall’associazione Art & Tango in collaborazione con la Galleria FIAF del circolo fotografico PhotoClub Eyes di San Felice s/P.
Tango e fotografia si incontrano nella libera espressione della propria arte, mettendo in risalto le componenti fortemente emotive, passionali, evocative che il Tango riesce a suscitare attraverso le immagini, attraversando quasi 150 anni di storia, usi e costumi.
Materiali, vettovaglie, valigie, bandoneon, violini e i tanti accessori presenti sui set sono stati recuperati dalle cantine e dalle soffitte, tra gli oggetti dimenticati dei nonni, oppure messi a disposizione da collezionisti che con piacere hanno ridato vita ai loro pezzi da collezione.
Il frutto di tanto lavoro è stato portato 2 volte a teatro, 4 volte in serate di intrattenimento culturale ed è fiorito in una mostra fotografica, ospitata presso diversi locali e gallerie fotografiche del territorio Modenese, ora disponibile per esposizioni.
Il tutto è stato raccolto nel libro fotografico “Luci sul Tango, uno sguardo oltre il ballo“, in vendita online su tutti i book store.
Tutti i proventi andranno in beneficenza all’associazione Progetto Chernobyl Bassa Modenese.
Location:
Villa Sorra
Rocca di Vignola
Abiti storici e costumi di scena:
La Moda nei Tempi di Vanna Rebucci
Acconciature:
Presso Villa Sorra / coiffeur Federico Nurchis di Cavezzo
Tango, tra storia e poesia
Buenos Aires, 1890.
I vicoli del porto si popolano di emigranti carichi di bagagli e sogni.
Al posto della terra promessa, incontrano fame e miseria.
Un comune denominatore permette a gente di nazionalità differente, di comunicare e socializzare: la musica.
Lì nasce, tra la gente disagiata ma col cuore carico di speranza, quel ballo destinato a diventare patrimonio dell’umanità (UNESCO, settembre 2009).
Lo spettatore viaggerà attraverso l’oceano, i secoli e le mode là dove il Tango è nato, e, come sfogliando un album di fotografie, un diario dei ricordi, una raccolta di spartiti, musica e poesia, scoprirà le sue evoluzioni.
Vivrà le emozioni segrete di chi il tango lo balla e di chi, grazie al tango, è rinato superando anche le difficoltà della disabilità.
Spettacolo interamente realizzato dall’associazione Art & Tango asd, con la collaborazione di diversi artisti.
Hanno collaborato a questo musical:
nella prima versione / alle chitarre il gruppo Harumaki Trio, alla voce solista Silvia Peli;
nella seconda versione / il chitarrista Matteo Manicardi e Claudia Franciosi (direttrice del coro scuola di Musica “C. Andreoli”) unitamente alla voce solista maschile Gabriele Zoboli.
Un ringraziamento speciale:
per il contributo costumi di scena a La Moda nei Tempi di Vanna Rebucci;
per le immagini a Photoclub Eyes di San Felice s/P.
Regia di:
Cinzia Flautini.
Allievo 01
Ai loro corsi, anche chi sa ballare, scopre tantissime cose sul Tango, che in altri corsi nessuno ha mai spiegato.
Vacanza Sportiva | tango e benessere
Con Art & Tango asd alle Terme di Montegrotto
Riservata a soci e tesserati ACSI
Un week end all’insegna del Benessere del Tango e della buona compagnia Immerso nella Natura, l’Hotel Millepini saprà coccolarci con le acque termali del centro benessere, una squisita cucina e un salone da mille e una notte
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PACCHETTO TANGO e PILATES
~ a solo 40€ a persona ~
Comprendente:
✔️ 1 Lezione Tecnica Individuale
✔️ 1 Lezione Tango in Coppia
✔️ 1 Lezione di Pilates Posturale
✔️ 1 Serata Danzante di Pratica
✔️ 1 MILONGA con Bruno Comastri El Gato Loco
***ATTENZIONE ***
Poche camere ancora disponibili
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MAESTRI
Cinzia Flautini e Daniele Mazzaroppi
HOTEL
Hotel Millepini Terme
MONTEGROTTO (PD).
PREZZI HOTEL convenzionati per la formula gruppo (da corrispondere direttamente all’hotel)
includono:
– mezza pensione,
– bevande ai pasti,
– accesso alle piscine e alla SPA INCLUSE .
Per info
☎️ 347 812 5830
Iniziative riservate ai soci ACSI faitango.
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VENERDI 23 – SABATO 24 – DOMENICA 25 GIUGNO
Vuoi saperne di più?
Contattaci via whatsapp al 347 812 5830 oppure scrivici via mail all’indirizzo: info@arte-tango.it
Pedro Mario Maffia
Biografia
Pedro Maffia nasce a Buenos Aires, nel quartiere di Balvanera, il 28 agosto 1899 da genitori di origine italiana.
Il padre, che cambiava spesso lavoro e quartiere, si stanziò per un po’ di tempo nel quartiere di Flores dove aprì un bar-caffetteria nel quale, su un piccolo palcoscenico, si esibivano spesso musicisti e cantanti.
Fu in quei luoghi che Pedro si innamorò della musica.
Suo padre da sempre favorevole all’inclinazione musicale del ragazzo, gli regalò una fisarmonica e gli fece prendere lezioni occasionali da un musicista che si esibiva nel suo locale.
Il talento del bambino era incredibile tanto che i genitori decisero di iscriverlo al conservatorio perché suonasse il pianoforte.
A soli 12 anni il padre lo portò ad ascoltare uno dei bandoneonisti più famosi a quel tempo: Juan “Pacho” Maglio. Pedro ne fu letteralmente estasiato.
Un aneddoto narra che in quei tempi, proprio ad una lotteria, durante la Notte dei Re Magi (la nostra notte dell’Epifania), sua madre vinse un bandoneon. Questo regalo segnò la storia di Pedro e del mondo del Tango, e un favoloso tango venne intitolato a questo evento “Noche del reyes” anche se il testo non venne scritto con i contenuti della storia.
Un nuovo talento
Le conoscenze pianistiche che aveva appreso lo aiutarono ad assimilare gli insegnamenti di José Piazza che ad orecchio gli insegnò i tanghi di Villoldo , Ponzio e Bevilaqua.
Insieme definirono lo stile che lo avrebbe segnato per tutta la vita, nella difficile arte di suonare il bandoneon. Raggiunse una capacità sorprendente di diteggiatura e controllo totale della mano sinistra (suoni gravi), che sarebbe stato il suo personalissimo segno distintivo nell’ambiente, come la sua capacità di suonare lo strumento senza l’apertura del mantice, tecnica molto complessa nella quale nessun altro riuscì ad eguagliarlo.
Maffia e la Guardia Vieja.
I primi passi nella vecchia guardia
Dal 1912 al 1916 la sua carriera musicale lo portò a incontrare grandi nomi e a suonare con musicisti molto preparati in caffè, cabaret, teatri, case di piacere per poi lasciare i vari gruppi e dedicarsi come bandoneonista solista all’accompagnamento di eventi.
Fino a quando la vera svolta arrivò con l’incontro di Roberto Firpo.
Roberto Firpo e Gardel
Nel 1917, Maffia suonava il bandoneon in un caffè a Punta Alta, nel sud della provincia di Buenos Aires e in quei giorni il chitarrista dell’orchestra Firpo ascoltò il ragazzo suonare per caso nel caffè. Sbalordito dalle capacità tecniche del ragazzo lo portò immediatamente nell’hotel dove alloggiava Roberto Firpo, in modo che il grande pianista potesse ascoltarlo. Da quel giorno, Maffia entrò a far parte dell’orchestra, guadagnando anche l’amicizia di Gardel e Razzano che al tempo stavano spopolando nell’ambiente, iniziando un percorso in ascesa sorprendente.
Juan Carlos Cobián e Julio De Caro
Quando si unì nel 1922 al sestetto di Juan Carlos Cobián (il famoso compositore di tanghi come “Los mareados” e “Nostalgias”), ritrovò il violinista Julio De Caro, con il quale in passato aveva già lavorato e prese parte al germoglio della scuola rivoluzionaria denominata escuela decareana, i cui mentori erano almeno quattro: i fratelli Julio e Francisco De Caro (pianista), Pedro Laurenz e Pedro Maffia (duo di inestimabile valore artistico per i bandoneon).
Pedro Maffia y Pedro Laurenz
Duo inestimabile
Maffia e la sua capacità di suonare senza fretta, con un’inclinazione verso sfumature abbellite ed effetti della dinamica pianissimo, oltre a una forte tendenza al suono legato, lo rendono unico nel suo genere.
Pedro Laurenz e i suoi eclettici virtuosismi, il suo stile energico lo rendono un bandoneonista altrettanto eccezionale.
Insieme al sestetto dei fratelli De Caro, il duo Maffia-Laurenz eseguì grandi pezzi che la casa discografica Victor chiese loro di incidere tra il 1925 e il 1926, incontrando il grande favore del pubblico.
L'orchestra di Pedro Maffia
1926
- Maffia come primo suonatore e direttore di bandoneon;
- Alfredo De Franco, secondo bandoneon;
- Osvaldo Pugliese al pianoforte;
- Elvino Vardaro ed Emilio Puglisi al violino;
- Francisco De Lorenzo al contrabbasso.
Il sestetto di Maffia riscosse enormi successi suonando nel famoso Café Colón in Avenida de Mayo.
Tra il 1926 e il 1927 Maffia formò un altro trio che vedeva lui al bandonéon, Cátulo Castillo al violino e Sebastián Piana al pianoforte. Insieme a loro, nei caffè di Buenos Aires, durante la vita notturna, cantava anche Elena Piana, sorella di Sebastian che diventerà poi moglie di Pedro.
Un compositore straordinario
Oltre alle sue performance musicali, Maffia si annovera anche tra i compositori di tango più popolari. Il primo successo lo riscosse con il brano “Pelele”, al quale seguirà “La mariposa”, con testi di Celedonio Flores registrati da Gardel nel 1924, poi eseguita dall’orchestra di Osvaldo Pugliese che la iscriverà nella storia come brano memorabile; “Sentencia”, “Malevito”, “Tiny”, “Pura maña”, “Amurado”, “Diablito”.
Lo stile
Maffia ha il merito di aver portato un grande cambiamento nell’utilizzo dello strumento e di essere stato l’esecutore con la più grande padronanza tecnica dello strumento.
Uno dei più preparati insegnanti della disciplina.
Tutti gli amanti del tango conoscono il genio musicale di Don Pedro.
Fondamentale sarà anche il suo apporto alle aziende che fabbricavano al tempo questo strumento.
Egli tendeva a non forzare l’apertura del mantice al massimo della sua estensione, caratteristica che ne determina la complessità dell’emissione del suono, e la difficoltà di utilizzo dello strumento.
Lui chiudeva le pieghe dei soffietti senza quasi percepirne il movimento, dando una impressione di compostezza, di semplicità, quasi di staticità.
Questa sua apparente immobilità, questo nuovo metodo di esecuzione, si traduceva in un suono più perfetto e raffinato, mai raggiunto da alcuno fino ad allora. Quel suono di tango, che è graficamente attribuito al bandoneon, così come la voce strumentale che lo identifica, è dovuto in gran parte a Pedro Maffia.
Una rara registrazione estratta dal film ‘Fueye querido’ di Mauricio Berú (1966), ci permette di apprezzare una esecuzione dal vivo dell’artista nel brano da lui stesso scritto “Heliotropo”:
Pedro Maffia morì a Buenos Aire, a 68 anni, il 16 ottobre 1967, lasciandoci una grande eredità.